Il vero costo della tecnologia mobile
Negli ultimi dieci anni gli smartphone hanno avuto un costo elevato per l’ambiente: per produrre e smaltire 7 miliardi di dispositivi sono serviti circa 968 TWh, quasi l’equivalente di un anno di fabbisogno energetico di un paese delle dimensioni dell’India.
E-waste e obsolescenza programmata
L’e-waste (electronic waste, ovvero rifiuti elettronici) è un problema crescente per la comunità internazionale. L’industria degli smartphone ha prodotto quasi 3 milioni di tonnellate solo nel 2014 di cui solo il 16% è stato riciclato e si prevede che entro il 2020 il 70% della popolazione mondiale avrà uno di questi gadget. La vita media di 24 mesi e il poco o nullo interesse da parte dei produttori nel fattore ambientale rendono questi dispositivi potenzialmente molto inquinanti. Ad esempio oggi solo due modelli su tredici hanno batterie facilmente sostituibili costringendo i consumatori a comprare un dispositivo nuovo piuttosto che una nuova batteria.
Per fortuna c’è chi sta iniziando a preoccuparsi, da alcune aziende produttrici a paesi come la Francia, che ha già iniziato una battaglia contro l’obsolescenza programmata (vedi il video di Luca Mercalli di RaiNews sull’argomento).
Cosa si sta facendo
La Fairphone è stata la prima azienda ad affrontare la questione ambientale. Propone uno smartphone realizzato con materiali conflict-free ed è modulare, semplificando la sostituzione di ogni parte del dispositivo e di fatto allungandogli la vita. Conflict-free perché l’industria dei telefonini genera vere e proprie guerre (come in Congo) per l’approvvigionamento di alcune preziose materie prime come il coltan. Devi essere consapevole dell’impronta ecologica e sociale che ogni smartphone lascia nel mondo.
Anche i progetti Phonebloks, in fase di studio, Puzzlephone e Project Ara di Google (la cui continuazione è in forse), prevedono di realizzare smartphone modulari costruiti a blocchi. L’idea è innovativa e si sta già mettendo in pratica. Alcuni esperti temono che i “blocchi” genereranno un marketplace, simile a quello delle app, dando luogo a una corsa all’ultimo modulo solo per capriccio, compromettendo il fine ecologico. Il progetto Unipro di Mipi (Mobile Industry Processor Interface Alliance) ha un approccio diverso che studia come ottimizzare consumi e sprechi di materiali.
Sono tutte ottime iniziative ma ancora lontane dal risolvere il problema.
Cosa puoi fare tu
Aggiornati meno spesso
Prendersi cura del proprio telefono e aspettare più a lungo per acquistare un nuovo modello può aiutare a ridurre l’impatto sull’ambiente e pian piano uscire dalla cattiva abitudine dell’usa e getta.
Ripara
Se il tuo dispositivo è rotto e vuoi allungargli la vita, puoi rivolgerti a Interaptiva per fare riparazioni di ogni genere, dalla sostituzione del display alla pulizia da danni da liquidi.
Ricicla
Interaptiva ha un programma di riacquisto, che ti permette di riciclare o rivendere il tuo smartphone. Mandaci un messaggio Whatsapp al 371.3905315 per avere una valutazione.